07 luglio 2016


 Sicurezza nelle discoteche: la circolare del Ministero dell’Interno 

Il Ministero invita le Prefetture alla massima attuazione del Protocollo a livello locale

Facendo seguito alla firma dell’Accordo Quadro per la sicurezza nelle discoteche del 21 giugno scorso, il Ministero dell’Interno ha inviato a tutte le Prefetture la Circolare 24 giugno 2016, con l’obiettivo di diffondere il Protocollo su tutto il territorio nazionale ed invitare alla massima attuazione dello stesso a livello locale.

Nello specifico la Circolare chiarisce come il Protocollo rappresenti un atto generale di indirizzo, che traccia le linee di fondo di un sistema pattizio che si perfezionerà con la successiva stipula di appositi Patti locali tra Prefetture e rappresentanti territoriali delle Associazioni di categoria, con tutte le integrazioni e le specificazioni che saranno richieste, di volta in volta, dallo specifico contesto di riferimento.

La Circolare ribadisce poi l’impegno assunto con il Protocollo dalle Parti stipulanti a livello nazionale. In particolare, le Associazioni di categoria si sono impegnate a favorire, da parte dei propri associati, la massima partecipazione ai Patti locali che verranno stipulati, mentre il Ministero dell’Interno, nei confronti dei gestori delle discoteche che aderiranno, si è impegnato a rafforzare i servizi di vigilanza nei locali, nelle aree circostanti e lungo le direttrici di afflusso e deflusso dei frequentatori.

Per quanto riguarda il contenuto dei Patti locali, questi dovranno prevedere:  

  • l’impegno dei gestori delle discoteche e degli operatori della sicurezza a segnalare alle forze dell’ordine, con modalità da concordare a livello locale, ogni situazione di illegalità o pericolo per la sicurezza o l’ordine pubblico di cui vengano a conoscenza presso gli esercizi;
  • una regolamentazione dell’accesso e della permanenza nei locali, da rendere nota con l’affissione di appositi avvisi alla clientela all’ingresso;
  • l’affidamento dei controlli a personale autorizzato e formato ai sensi del Decreto del Ministero dell’Interno 6 ottobre 2009;
  • l’impegno a valutare l’installazione di apparati di videosorveglianza, la cui gestione potrà essere assunta dai titolari degli esercizi o affidata a istituti di vigilanza privata;
  • l’individuazione in ciascun locale di un referente per la sicurezza;
  • l’impegno che almeno un addetto ai servizi di vigilanza o altro dipendente frequenti entro 6 mesi dalla stipula del Patto un corso di primo intervento sanitario presso la Croce Rossa o altri organismi.

In allegato la Circolare del Ministero dell’Interno 24 giugno 2016

 

A.G.