03 agosto 2015


 Vigilanza privata: il punto al Ministero dell’Interno 

Giovedì 30 luglio, presso il Ministero dell’Interno, il Prefetto Marco Valentini ha riunito i rappresentanti delle Associazioni della vigilanza privata per fare il punto sull’attività svolta nel corso degli ultimi mesi, e per un confronto sulle più recenti problematiche del settore.

L’attività illustrata ha messo in evidenza l’intensa produzione normativa del Dicastero, concretizzatasi, di recente, in provvedimenti quali il Decreto 25 febbraio 2015, n. 56, “Regolamento recante modifiche al Decreto del Ministro dell’Interno 10 dicembre 2010, n. 269” e la relativa Circolare esplicativa del 15 giugno scorso, nonché nel Protocollo del 25 maggio 2015, con il quale è stato costituito il Comitato per la continuità operativa della distribuzione di banconote in euro, formato da ABI, Ministero dell’Interno e Poste italiane, con il rinnovato impegno, assunto unitamente con Banca d’Italia, di rivitalizzare l’attività ispettiva sugli Istituti di Vigilanza privata che svolgono attività di trasporto valori e sale conta.

Si è poi affrontata la scottante problematica della vigilanza presso i Tribunali, enfatizzata dai tragici fatti di Milano, rispetto alla quale il Prefetto ha preannunciato il prossimo superamento della dicotomia tra Procura della Repubblica – competente per la parte tecnica – e Comune – competente per la parte economica – con l’entrata in vigore della Legge di Stabilità, che dovrebbe prevedere la concentrazione delle competenze in capo al solo Ministero della Giustizia.

E’ stata infine anticipata la prossima emanazione di modifiche al Decreto sulle misure antipirateria e del Decreto di attuazione dell’art. 138 del TULPS. 

“E’ stato un buon esercizio di memoria – commenta Luigi Gabriele, Presidente FederSicurezza, ma soprattutto un utile momento collegiale per consentire alle nostre rappresentanze associative di affermare, non sommessamente, che chi pensiamo di rappresentare, più o meno degnamente, ha svolto e sta svolgendo, con sofferta dignità, tutti i compiti in classe che, a ritmo serrato, ci vengono costantemente assegnati. Un’occasione più che utile, in particolare, per proclamare che, fatti i compiti – e magari anche promossi –, gli alunni tutti gradirebbero, e meriterebbero, una “borsa di studio” che consenta il mantenimento “a galla” della barca, nella speranza di riuscire finalmente a superare la “dislessia” connessa all’obbligo di rispettare la contrattazione con tutti i costi che la stessa comporta e, via via, recepisce in aumento, in ossequio alle nuove normative di adeguamento ed elevazione degli standard. Un’occasione anche gradevole di “non discordanza” dei presenti sul tema e sulla necessità di alzare il tiro del confronto e, ancor più importante, la volta buona in cui l’Istituzione ha ritenuto condivisibile un’opportuna sinergia con il Ministero del Lavoro a difesa del VALORE del nostro SERVIZIO.

Che sia vero che gettare il sasso nello stagno provoca onde concentriche, quindi il moto? Da parte nostra ci stiamo provando, e contiamo sull’indispensabile sostegno di chiunque condivida e voglia contribuire alle nostre istanze di cambiamento”.